Che cos’è la VDI (l’infrastruttura desktop virtuale) come funziona e perché oggi sta salvando la ripartenza delle imprese
La VDI (l’infrastruttura desktop virtuale) indica l’utilizzo di macchine virtuali per fornire e gestire i desktop virtuali. L’infrastruttura VDI ospita gli ambienti desktop su un server centralizzato e li distribuisce agli utenti finali su richiesta.
Tradotto in parole ancora più semplici stiamo parlando della piattaforma tecnologia che nella fase più acuta della pandemia ha permesso alle aziende di dare continuità di lavoro ai propri dipendenti anche da remoto e che, ora, sta permettendo alle stesse aziende di ripartire grazie ad una idea molto più matura e utile di spazio di lavoro digitale. Una piattaforma cardine delle imprese, di ogni forma e dimensione, che si apprestano ad affrontare questo 2023 perché proprio dalla buona integrazione di simili strumenti dipende oggi la capacità di una azienda di soddisfare le nuove esigenze dei propri dipendenti, di motivarli e di rendere davvero smart, contemporaneo il loro lavoro.
Come sempre però ci sono molti “ma” e il primo riguarda la sicurezza di simili strumenti.
Ecco perché abbiamo deciso di dedicare la nuova puntata di #LanserviceON, la piattaforma di contenuti di altissimo valore creata dai nostri top specialist proprio alla VDI. #LanserviceON è un ciclo di interviste video e testi multipiattaforma che provano a raccontare come e cosa fare subito per integrare in azienda le soluzioni migliori di cybersecurity, cloud security, VDI, sviluppo applicativo, Data Center, backup, disaster recovery.
Oggi dunque è il turno della VDI e di un nostro giovane talento come Marco Varaia che di mestiere fa il System Engineer .
«La VDI, virtual desktop infrastructure – ci racconta Marco -, è una tecnologia, una soluzione che permette di dare agli utenti il desktop, quindi tutta la loro quotidianità, come un servizio. Infatti, la VDI sta quasi cambiando nome in DaaS che sta per “Desktop as a Service”, questo è un po’ quello che sta succedendo. Succede infatti che un utente, a prescindere dal dispositivo fisico, pc telefono tablet, avrà sempre il suo strumento di lavoro: il suo desktop, le sue applicazioni e la sua posta elettronica da qualsiasi dispositivo in qualsiasi luogo e con qualsiasi tipo di connettività»
#LanServiceON – La VDI che fa ripartire le aziende – Parte 1
VDI (virtuale desktop infrastructure) cos’è e cosa serve
Nella VDI, continua Marco, un hypervisor segmenta i server in macchine virtuali che, a loro volta, ospitano i desktop virtuali a cui gli utenti accedono in remoto dai loro dispositivi. È possibile accedere a questi desktop virtuali da qualsiasi posizione o dispositivo e tutta l’attività di elaborazione viene effettuata sul server host. Gli utenti si connettono alle loro istanze desktop tramite un broker di connessione, ovvero un gateway basato su software che agisce da intermediario tra l’utente e il server.
La VDI può essere persistente o non persistente ed entrambe le tipologie offrono vantaggi diversi:
- Con la VDI persistente, un utente si connette sempre allo stesso desktop e può personalizzarlo in base alle sue esigenze, poiché le modifiche sono salvate anche quando la connessione viene reimpostata. In altre parole, i desktop in un ambiente VDI persistente si comportano esattamente come un desktop fisico personale.
- La VDI non persistente è invece l’infrastruttura in cui gli utenti si connettono a desktop generici senza salvataggio delle modifiche. In genere è più semplice e più economica, poiché non è necessario mantenere i desktop personalizzati tra le sessioni. La VDI non persistente viene spesso utilizzata nelle organizzazioni con molti utenti operativi o con dipendenti che eseguono un insieme limitato di attività ripetitive e che non hanno bisogno di un desktop personalizzato.
#LanServiceON – La VDI che fa ripartire le aziende – Parte 2
Perché scegliere la VDI
«La VDI – spiega Marco – assicura diversi vantaggi, come mobility dell’utente, semplicità di accesso, flessibilità e maggiore sicurezza. In passato, i suoi requisiti di prestazioni elevate ne rendevano costoso e complesso il deployment su sistemi legacy, una barriera per molte aziende. Tuttavia, la sempre maggiore adozione dell’infrastruttura iperconvergente (HCI) da parte delle imprese offre una soluzione che fornisce scalabilità e prestazioni elevate a un costo inferiore».
Quali sono i vantaggi della VDI
La VDI offre numerosi vantaggi alle aziende che la utilizzano, come:
- Accesso remoto: gli utenti della VDI possono connettersi al loro desktop virtuale da qualsiasi posizione o dispositivo. I dipendenti potranno così accedere facilmente a tutti i loro file e applicazioni e lavorare in remoto da qualsiasi parte del mondo.
- Risparmi sui costi: poiché l’elaborazione viene effettuata sul server, i requisiti hardware per i dispositivi finali sono molto più bassi. Gli utenti possono accedere ai loro desktop virtuali da dispositivi più vecchi, thin client o perfino tablet, pertanto l’IT avrà meno bisogno di acquistare nuovo hardware costoso.
- Sicurezza: in un ambiente VDI, i dati risiedono sul server invece che sul dispositivo client dell’utente finale. Ciò consente di proteggere i dati in caso di furto o guasto di un dispositivo endpoint.
- Gestione centralizzata: il modello centralizzato della VDI consente all’IT di installare patch, aggiornare e configurare senza difficoltà tutti i desktop virtuali in un sistema.
Come viene utilizzata la VDI
Anche se può essere utilizzata in tutti i tipi di ambienti, vi sono diversi casi d’uso specificamente adatti per la VDI, come:
- Smart working: poiché la VDI semplifica la distribuzione e l’aggiornamento dei desktop virtuali da una posizione centralizzata, sempre più aziende la stanno adottando per gli smart worker.
- Bring Your Own Device (BYOD): la VDI è una soluzione ideale per gli ambienti che consentono o richiedono ai dipendenti di utilizzare i loro dispositivi. Poiché l’elaborazione avviene su un server centralizzato, la VDI permette l’uso di una più ampia scelta di dispositivi. Inoltre, offre una maggiore sicurezza poiché i dati risiedono sul server e non sul dispositivo client dell’utente finale.
- Lavoro su turni o attività limitate: la VDI non persistente è particolarmente adatta per organizzazioni come i call center, che hanno molti dipendenti che utilizzano lo stesso software per eseguire attività limitate.
Come implementare la VDI
Quando pianificano il deployment della VDI, le aziende più grandi devono valutarne l’implementazione in un ambiente HCI, poiché la scalabilità e le prestazioni elevate dell’HCI sono perfette per le esigenze delle risorse della VDI. Di contro, l’implementazione dell’HCI per la VDI è probabilmente non necessaria (e sarebbe eccessivamente costosa) per le organizzazioni che hanno bisogno di meno di 100 desktop virtuali.
Oltre alle considerazioni relative alla struttura, vi sono alcune best practice da seguire per l’implementazione della VDI:
- Preparare la rete: poiché le prestazioni della VDI sono strettamente collegate a quelle della rete, è importante conoscere le ore di massimo utilizzo e anticipare i picchi di domanda per assicurare che la sua capacità sia sufficiente.
- Evitare l’underprovisioning: effettuare il capacity planning in anticipo utilizzando uno strumento di monitoraggio delle prestazioni per capire le risorse utilizzate da ciascun desktop virtuale e avere la certezza di sapere le esigenze complessive di utilizzo delle risorse.
- Capire le esigenze degli utenti finali: gli utenti devono essere in grado di personalizzare i loro desktop o sono utenti operativi che possono lavorare da un desktop generico? In altre parole, l’organizzazione è più adatta alla configurazione di una VDI persistente o non persistente? Quali sono i requisiti degli utenti relativamente alle prestazioni? È necessario effettuare il provisioning della configurazione in modo diverso per gli utenti che utilizzano applicazioni a uso intensivo di grafica rispetto a quelli che devono semplicemente accedere a Internet oppure a una o due applicazioni semplici.
- Eseguire un test pilota: la maggior parte dei provider di soluzioni di virtualizzazione offre strumenti di test che consentono di effettuare un deployment di prova della VDI. Ciò è importante per assicurarsi di aver effettuato correttamente il provisioning delle risorse.
#LanServiceON – La VDI che fa ripartire le aziende – Parte 3
Cosa cercano le aziende nella VDI
«Le imprese – conclude Marco – alla VDI chiedono la sicurezza perché, con i loro utenti che si collegano spesso e volentieri da device di proprietà personale e non dell’azienda, vogliono essere sicure che lo stesso utente abbia un accesso ai dati aziendali funzionale ma senza rischi.
In sostanza la richiesta più frequente è quella di evitare che chi non deve collegarsi si colleghi. Come seconda necessità poi c’è un’alta affidabilità del prodotto perché l’utente deve sempre avere la possibilità di collegarsi ai suoi dati e soprattutto deve poterlo fare con una adeguata certezza di essere continuo, stabile, tranquillo nel suo lavoro».